Si avvicina il termine per mettere a norma l’impianto di riscaldamento condominiale.
Entro la fine del 2016 negli appartamenti di condominio serviti da un’unica caldaia dovranno essere installate le valvole termostatiche e sensori di temperatura su ogni calorifero lasciando ai singoli condomini l’autonomia nella gestione dell’impianto di riscaldamento e di acqua nella propria abitazione.
Con il sistema di gestione separato si pagherà l’effettivo consumo del combustibile che sarà memorizzato dalle centraline collegate agli impianti installati in ogni abitazione.
Viene superata la ripartizione delle spese in base ai millesimi a favore di una contabilità che risponde a criteri di equità e risparmio energetico. Obiettivo che il Governo ha perseguito stanziando degli incentivi per l’adeguamento della centrale con detrazioni del 50% e del 65% in caso di sostituzione della vecchia caldaia con una ad alta efficienza energetica.
L’intervento combinato dei due lavori si rende obbligatorio soprattutto negli edifici dotati di impianti obsoleti inadatti a sopportare i carichi di pressione delle valvole termostatiche e delle diverse fasi di circolo dell’acqua.
Le spese che dovranno affrontare i condomini per l’insieme dei due lavori si aggirano intorno a 61.000 euro distinti in 60.000 euro per la caldaia e 100 euro a calorifero per la contabilizzazione del calore.
Spesa che potrà essere detratta dall’Irpef o dall’Ires su 10 anni per il 50% o il 65% tramite quote di pari importo.
Chi non si adegua alla nuova normativa in vigore nel 2017 sarà applicata una multa tra 500 e 2.500 euro.
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