L’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime, luce e gas, che il Governo ha cercato di calmierare con provvedimenti di riduzione dell’iva al 5% e abbassando gli oneri di sistema avrà delle conseguenze sui prezzi al consumo di altri prodotti.
Ai consumatori viene chiesta di fare la loro parte cercando di essere responsabili nella gestione dei consumi evitando gli sprechi.
Dalla comprensione delle voci di spesa di cui è composta la bolletta si possono individuare molte informazioni tre le quali anche quelle che ci possono farci comparare il piano tariffario adeguato alle proprie esigenze.
Bolletta del gas
I consumi del gas domestico sono rilevati dal contatore installato in ciascuna abitazione. Vengono conteggiati in metri cubi (mc) e convertiti in fattura nella dicitura smc, lo standard metro cubo (Smc) che esprime la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni di temperatura (15 °C) e di pressione (1.013,25 millibar, la pressione atmosferica standard). Gli Smc si ottengono moltiplicando i metri cubi per un coefficiente correttivo (C), definito per ogni località secondo precisi criteri.
Quando esaminiamo la bolletta ci accorgiamo che è composta di diverse pagine. Nella prima pagina sono riportati i prezzi di fatturazione cosi’ ripartiti
Spesa per materia gas naturale | Il prezzo è composto da una quota fissa che si paga per avere un punto di consegna attivo, indipendentemente dal consumo e una quota energia che corrisponde ai consumi effettivi. A queste si sommano le componenti materia prima gas (Cmem), copertura rischi commerciali (CCR) e commercializzazione (QVD), gradualità (GRAD), rinegoziazione contratti (Cpr) |
Spese per trasporto e gestione del contatore | Comprende una quota fissa euro/anno e una quota energia euro/smc. Gli importi fatturati per le diverse attività consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali il gas naturale |
Spesa per oneri di sistema | Le tariffe sono aggiornate in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri; di norma vengono riviste ogni trimestre e sono composte da:una quota fissa (euro/anno)una quota energia (euro/smc) |
Imposte | Comprende le voci relative all’imposta di consumo (accisa), l’addizionale regionale e l’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’accisa si applica alla quantità di gas consumato. L’addizionale regionale si applica alla quantità di gas consumato ed è stabilita in modo autonomo da ciascuna regione nei limiti fissati dalla legge. |
Come ridurre i costi della bolletta
Il prezzo della materia prima gas, che abbiamo visto essere la quota energia che corrisponde ai consumi, è stabilito dal venditore e può essere fisso, non subire modifiche dovute alle oscillazioni del mercato per un tempo stabilito, oppure indicizzato, soggetto alle variazioni dell’indice di riferimento.
Nel valutare la scelta migliore occorre considerare l’andamento del mercato della materia prima in un ottica di medio periodo e la propensione al rischio variabile da soggetto a soggetto.
Sempre nella fattura ci vengono forniti le informazioni utili alla conoscenza dei propri consumi. I dati dei consumi degli ultimi mesi e il costo della materia prima espresso in €/Smc.
Quest’ultimo è il prezzo che permette di valutare la convenienza del contratto e di fare una comparazione con le altre tariffe tenendo conto ai fini della correttezza dei prezzi degli oneri che compongono la tariffa.
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