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A circa due anni dal provvedimento dell’Autorità che sancisce il diritto del cliente di scegliere il terminale di connessione ad internet, la valutazione che si può dare sull’adeguamento delle tariffe è poco soddisfacente..
Il giudizio si basa sulla poca chiarezza degli operatori nei confronti dei clienti che avevano stipulato il contratto nel periodo antecedente alla entrata in vigore della Delibera e che vedono addebitati i costi del modem in caso di recesso.
Ma facciamo un passo indietro
Delibera modem libero
Prima della Delibera tutte le offerte tariffarie includevano il modem fornito da ciascun Operatore in diverse modalità:
acquisto a rate per la durata della promozione al prezzo complessivo di circa un paio di centinaio di euro oppure in comodato d’uso ma con il vincolo della restituzione alla cessazione del contratto a cui poteva eventualmente seguire la penale al mancato adempimento.
Con il provvedimento dell’Autorità, che ha recepito una direttiva Europea si è affermato il principio della libertà di scelta del cliente di acquistare un proprio modem o utilizzare quello fornito dall’operatore.
Come viene applicata la Delibera
Il diritto di scelta presuppone che ci sia la trasparenza sui costi di cui si compone l’offerta con e senza modem. Al cliente devono essere date perciò le informazioni sulle condizioni applicate da ciascuna opzione.
L’Autorità ha disposto a tale fine degli obblighi informativi a carico dell’operatore:
- informazioni sulle modalità di connessione e di configurazione dei modem di proprietà del cliente:
- evidenziare le modalità dell’offerta, costi di installazione, valore delle rate di noleggio, l’opzione di riscatto, e il prezzo di acquisto della proprietà del modem fornito dall’operatore.
Inoltre se il cliente acquista la proprietà del terminale questi dovrà essere privo di blocchi che ne limitino l’uso sui servizi di accesso ad Internet offerti da altri operatori, salvo che non sia possibile per ragioni tecniche.
Che cosa cambia per i vecchi abbonati
Gli utenti che hanno un contratto stipulato precedentemente alla delibera e stanno pagando il modem – per il suo acquisto a rate o per il noleggio – l’operatore dovrà proporre secondo l’art. 5 comma 1 art. a:
- la variazione dell’offerta senza oneri in un’offerta equivalente con modem gratuito o che comunque non sia vincolata all’utilizzo del modem dell’operatore
- in alternativa, la possibilità di recedere dal contratto senza costi a condizione di restituire l’apparecchio
Nella pratica però molti clienti hanno riscontrato la mancata osservanza della norma da parte degli Operatori che hanno addebitato i costi nonostante il recesso fosse motivato dalla scelta di restituire il modem.
Si è reso necessario in questi casi ricorrere al tentativo di conciliazione con ulteriori oneri a carico del cliente.
In altri casi l’informativa disposta dalla norma è stata adempiuta pubblicando sul sito web un termine entro il quale il cliente aveva la facoltà di modificare l’offerta a condizione che il modem venisse restituito allegando la ricevuta di avvenuta restituzione
Conclusioni
La libertà di scegliere il modem pone fine alla pretesa degli operatori di imporre il proprio terminale vincolandolo alla sottoscrizione della tariffa.
Al cliente deve essere assicurata la trasparenza nelle offerte in modo che siano differenziate le voci di prezzo in base all’opzione del modem, modalità che attualmente non tutti adempiono.
Il vantaggio di acquistare il modem in proprio svincolato dai canoni di comodato e dai costi per l’affitto del dispositivo, può tuttavia essere compromesso dal rischio di compatibilità con la rete disponibile nell’abitazione del cliente.
La fibra ftth richiede l’installazione di moduli aggiuntivi che a volte sono integrati nel terminale.
Occorre quindi valutare bene la scelta del modello perchè l’installazione ed eventuali guasti del modem sono a carico del cliente il quale si deve procurare i parametri di configurazione della linea resi disponibili dall’operatore.
Da quanto ci risulta da alcuni lettori l’art. 5 della Delibera, che consente ai clienti che continuano a pagare il modem di recedere gratuitamente con la restituzione del modem, non sempre viene rispettato.
In questi casi occorre contestare i costi della fattura e attivare la procedura della conciliazione. Per maggiori informazioni potete consultare la pagina di consulenza.
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