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Disdire un contratto con il proprio operatore di telecomunicazioni comporta costi variabili a seconda del tipo di servizio (ADSL, fibra, solo internet, solo telefono) e della finalità del recesso (migrazione o cessazione della linea).
Per aiutarti abbiamo predisposto un servizio che ti permette di conoscere i costi a cui andrai incontro lasciando il tuo attuale operatore. Rispondi alle domande di seguito elencate e riceverai tutte le informazioni necessarie.
L’Autorità è intervenuta più volte sull’argomento dei costi con Delibere che hanno approfondito le norme di principio emanate dal Decreto Bersani.
Con la Delibera n. 96/07/CONS si è applicato il principio della trasparenza commerciale delle tariffe che ha obbligato gli operatori a rendere noti i prospetti informativi sintetici, le condizioni contrattuali applicabili a ciascuna offerta e uno schema grafico che mostri in dettaglio la struttura delle offerte sottoscrivibili, delle opzioni e delle promozioni ad esse collegate.
La pubblicazione avviene sulla pagina del sito web di ciascun operatore attraverso cui i clienti possono accedere a tutte le informazioni sulle tariffe compresi i costi di recesso.
La quantificazione di questi è stata oggetto della Delibera 487/18/CONS che ha introdotto diverse novità nell’ambito delle telecomunicazioni.
Come si calcolano i costi di recesso
Le linee guida contenute nella delibera hanno stabilito che le spese relative al recesso comprendono tre categorie di costi di seguito elencate:
1)i costi sostenuti dall’operatore per dismettere o trasferire l’utenza;
2)la restituzione totale o parziale degli sconti sui servizi e sui prodotti;
3) il pagamento delle rate residue relative ai servizi e ai prodotti offerti congiuntamente al servizio principale.
La prima voce, secondo i criteri fissati dall’Autorità, non deve eccedere l’importo di una mensilità del canone di abbonamento ed è un importo sempre correlato al recesso dal contratto.
Le altre due voci sono di importo variabile in base alle condizioni applicate dall’operatore. Nel caso della restituzione totale o parziale degli sconti l’Autorità ha stabilito un criterio nella loro determinazione:
l’importo deve essere nel
“limite pari alla differenza tra la somma dei canoni che l’operatore avrebbe riscosso qualora fosse stato applicato il prezzo implicito e la somma dei canoni effettivamente riscossi dall’operatore fino al momento del recesso”.
Pertanto se l’importo della fattura comprende penali per la perdita della promozione o la restituzione di tutti gli sconti il cliente può:
- Presentare reclamo all’Operatore contestando l’importo ritenuto non legittimo;
Se l’operatore rigetta la domanda o non risponde nel termine di 40 gg. o non risponde in maniera soddisfacente il cliente può:
a) denunciare la vicenda all’Autorità, compilando l’apposito modello D telematico all’indirizzo web www.agcom.it nella sezione “Denunce all’Autorità”;
b) promuovere un tentativo di conciliazione, completamente gratuito, sulla piattaforma on line conciliaweb realizzato dall’Autorità per dirimere le controversie tra consumatori e Operatori
Di seguito elenchiamo le tabelle dei costi sostenuti da ciascun operatore per la migrazione e la cessazione della linea:
Vodafone
Servizio | Costo di migrazione € | Costo di disattivazione € |
---|---|---|
Adsl e telefono | 28,00 | 28,00 |
Fibra e telefono | 28,00 | 28,00 |
Telefono | 19,00 | 19,00 |
Tim
Servizio | Costo di migrazione € | Costo di disattivazione € |
---|---|---|
Adsl e telefono | 5,00 | 30,00 |
Fibra e telefono | 5,00 | 30,00 |
Telefono | 5,00 | 30,00 |
Windtre
Servizio | Costo di migrazione € | Costo di disattivazione € |
---|---|---|
Adsl e telefono | 26,00 | 26,00 |
Fibra e telefono | 26,00 | 26,00 |
Telefono | 17,99 | 17,99 |
Fastweb
Servizio | Costo di migrazione € | Costo di disattivazione € |
---|---|---|
Adsl e telefono | 29,95 | 29,95 |
Fibra e telefono | 29,95 | 29,95 |
Tiscali
Servizio | Costo di migrazione € | Costo di disattivazione € |
---|---|---|
Adsl e telefono | importo pari ad 1 mensilità | importo pari ad 1 mensilità |
Fibra e telefono | importo pari ad 1 mensilità | importo pari ad 1 mensilità |
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Buongiorno,
ho un contratto linea voce/dati con un operatore partner di Open Fiber che scade annualmente con obbligo di disdetta dal inviare tramite raccomandata almeno 30 giorni prima.
Dal mese di giugno sto tentando inutilmente di migrare la linea dati con portabilità della linea voce (attualmente in VOIP) con i maggiori operatori partners di Open Fiber (Fastweb, Vodafone e Tiscali).
Ho eseguito numerosi tentativi con ciascuno degli operatori sopracitati: tutto bene fino a quando non si è giunti al sopralluogo dei tecnici di Open Fiber che invece di far partire la pratica come migrazione sono sempre intervenuti con un ordine di lavoro che prevedeva “nuova installazione”.
Non potendo parlare direttamente con Open Fiber, ho chiesto spiegazioni a ciascuno dei tre operatori da me scelti ma nessuno mi ha mai dato informazioni chiare e comprensibili.
Mi risulta che su questo specifico argomento AGCOM è più volte intervenuta per stabilire procedure di migrazione e portabilità veloci e trasparenti per agevolare la migrazione tra operatori che utilizzano la stessa infrastruttura di rete e cioè Open Fiber.
Costringermi ad una nuova installazione fa scattare nei miei confronti oneri di recesso che invece non dovrei pagare per la migrazione e la portabilità del numero.
In caso di una nuova linea (con seconda borchia installata in casa), sono infatti sicuro che resterebbe a mio carico il recesso con il precedente operatore, esonerando il nuovo operatore dagli obblighi di migrazione che invece solo formalmente sono stati indicati ed assunti nelle singole proposte commerciali.
Gentile Francesco,
Il processo di migrazione è stato oggetto di varie delibere con le quali si è cercato di automatizzare la procedura ed evitare che i disagi si ripercuotessero sui clienti.
Durante la migrazione vengono fatte delle verifiche dirette ad assicurare la realizzabilità o meno della richiesta di passaggio. Per ogni singola verifica è previsto un identificativo specifico, chiamato “causale di scarto”, che viene trasmesso all’operatore verso cui si migra insieme alla notifica dello scarto che consente di tracciare nei sistemi lo stato e la storia di una richiesta.
Non so quale tipologia le hanno attribuito nel suo caso.
Consideri però che gli oneri di recesso ci sono anche in caso di migrazione e l’importo è uguale a quello del costo di disattivazione per cessazione della linea, ad eccezione della Tim.
Anche gli importi relativi alla perdita della promozione sono identici sia nel caso di migrazione che per la cessazione della linea. Pertanto valuti in ogni caso prima di cambiare operatore gli oneri derivanti dalla chiusura del contratto.
Se riceve un disservizio ci contatti
Staff Trovatariffe
Ho chiuso (non anticipatamente) un contratto telecom per wifi (casa) e linea mobile.
E’ da circa un mese che il loro recupero crediti mi perseguita chiedendomi una cifra di 157euro (somma di due fatture che non mi sono mai arrivate).
Ho bloccato il loro numero sul tel perchè mi stavano perseguitando, ho sempre risposto anche alle loro mail chiedendo che contestualmente alla richiesta di saldo di questo debito mi fosse inviata la documentazione che dimostrasse che il debito fosse effettivo. Mai ricevuto nulla.
Oggi in risposta ad una loro offerta di addivenire a risoluzione bonaria (contattandoli al num… per poter conoscere la loro proposta) ho inviato una PEC in cui ribadivo che sono disposta a pagare se devo qualcosa ma che voglio capire in base a cosa io dovrei loro quella cifra. Li ho diffidati dal continuare a molestarmi e ho messo in copia ufficio reclami Telecom. Cosa succederà ora? Mi conviene pagare anche se non mi viene dimostrato il perchè?
Grazie
Cla
Gentile Sig.ra Claudia,
ci sono alcune osservazioni da fare.
Da una parte sussiste a carico dell’Operatore l’obbligo dell’invio di una fatturazione distinta per le somme antecedenti al periodo di corretta fatturazione o l’indicazione degli importi in modo separato.
Dall’altra parte la mancata ricezione della fattura, rimasta poi insoluta, non la esonera dall’obbligo di
attivarsi per l’adempimento, richiedendone un nuovo invio oppure consultandola sul sito internet o al numero telefonico della società.
Il mancato pagamento alla società di recupero crediti senza opporre reclamo comporta una serie di conseguenze di natura amministrativa. Viene inserita in un registro di cattivi pagatori consultabile da altre società di servizi che possono precluderle di stipulare il contratto con loro.
Io le consiglio di contattare il servizio clienti della Telecom, 187 per chiedere informazioni sulle sue fatture. Se alcune voci non corrispondono al suo traffico può contestarle solo per l’importo corrispondente, pagando invece gli importi legittimi. Se invece non vuole fare reclamo accetti la transazione bonaria per evitare le conseguenze sopra descritte.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Buonasera,
con mio marito lo scorso marzo abbiamo 3 contratti KENA-CASA della Noverca, stipulati a ottobre 2018.
Nel form di disdetta è scritto che :
“al Cliente verrà addebitato un corrispettivo per il recesso pari a 61€ unitamente alle rate residue del contributo diattivazione qualora il recesso sia esercitato nel corso dei primi 12 mesi di vigenza del Contratto.”
così abbiamo inteso di non dover pagare nulla avendo fatto il recesso dopo 3 anni; invece ci hanno tefonato questa sera per dirci che siamo tenuti a pagare 61 € a TITOLO DI DISATTIVAZIONE e non di recesso! E’ così ?
Molte grazie per il cortese chiarimento
Veronica D.
Gentile Sig.ra Veronica,
la clausola da lei riportata è poco chiara quando dispone il corrispettivo di recesso “unitamente ” alle rate residue.
Sembra infatti che il recesso segua le sorti delle rate residue che sono dovute nel primo anno.
L’interpretazione da dare è che il corrispettivo del recesso è sempre dovuto indipendentemente dal tempo trascorso.
Stabilire se l’importo dovuto sia a titolo di disattivazione o di recesso non ha risvolti pratici.
Ciò che invece potrebbe essere contestato è l’ammontare dell’importo.
Esso contrasta con quanto stabilito dal punto 22 dell’allegato A delle Linee guida sulle modalità di dismissione e trasferimento dell’utenza nei contratti per adesione, adottate con delibera n. 487/18/CONS, vale a dire
il valore minimo tra il prezzo implicito dell’offerta e i costi sostenuti dall’operatore;
In sostanza il costo di disattivazione deve essere parametrato al prezzo dell’offerta che lei paga mensilmente.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Salve,
ho chiesto alla wind di recedere dal contratto, chiedendo i costi. Mi sono state elencate le seguenti voci:
– 65 euro per la chiusura della linea
– pagamento delle restati rate del modem
Ho chiesto il perchè del pagamento delle restanti rate del modem, preannunciando la volontà di restituirlo. E il perchè non rientrasse nella legge Bersani. Mi è stato risposto che il mio contratto prevedeva l’acquisto del modem e non il comodato d’uso.
Possono impormi il pagamento del modem se lo consegno? Nel caso contrario come posso agire?
Grazie mille
Gentile Alfredo,
nel Decreto Bersani non è contemplata una regolamentazione sulla restituzione del modem. Il contratto pertanto regola le condizioni economiche che il cliente è tenuto a rispettare. Se era previsto l’acquisto del modem a rate il sopravvenire della risoluzione non fa decadere l’acquisto del modem.
Pertanto sono dovute le rate mancanti.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
buonasera, vorrei passare da fastweb a sky dal momento che il servizio fttc non è soddisfacente. non mi sono chiari i costi del passaggio in quanto sulla mia bolletta (servizio attivo dal 8 giugno 2020) sono riportati 5€ di sconto per i primi 12 mesi, 4€ di conto x sempre , 1€ di sconto x sempre.
stando alla delibera dovrei pagare una mensilità + 10€ complessivi mensili di sconto goduto per 10 mesi, corretto? grz mille
luca
Buongiorno,
Ho fastweb per la linea fissa da 10 anni. Ha migrato a novembre ( il 5) su Vodafone ( che mi ha addebitato un costo di attivazione) e fastweb mi ha fatto pagare ugualmente dicembre e gennaio ed ora vuole anche 29,95€ per dismissione. Nel contratto che avevo fatto originariamente non si parlava di contributo per dismissione. Cosa posso fare? Grazie
Gentile Sig.ra Laura,
dal giorno in cui avviene il trasferimento della linea decorre il periodo della fatturazione con il nuovo operatore perciò Fastweb non ha diritto di fatturarle il traffico dopo tale periodo.
Il costo di migrazione è stato negli anni passati oggetto di controversie e forse per questo, azzardo un ipotesi, non è stato inserito nel suo contratto.
Ciò non esclude che fastweb abbia provveduto successivamente alle modifiche del contratto, su questo argomento c’è un nostro approfondimento, con le quali ha aggiornato le condizioni economiche alle attuali in vigore.
Pertanto se ha pagato le mensilità relative al periodo successivo al cambio di operatore chieda la compensazione con il debito di 29,90 euro e il rimborso per la cifra eccedente. Se non ha pagato contesti le fatture e paghi solo il costo di migrazione.
Per altre informazioni ci contatti,
Staff trovatariffe
Buongiorno sono MIRELA
Ho la linea adsl da 7 anni e vorrei disattivare ma mi hanno chiesto un costo di disattivazione di 100€ più o meno che prima mi avevano de che dopo due anni non paghi la disattivazione e giusto ?
Gentile Mirela,
i costi di disattivazione sono sempre dovuti anche trascorsi due anni dall’attivazione. L’importo a lei richiesto di 100 euro mi sembra eccessivo perché non corrisponde ai prezzi della tabella nell’articolo. Se vuole mi faccia sapere qual’è il suo operatore e il contratto che ha stipulato.
L’unico caso nel quale non sono dovuti i costi di disattivazione è quando ci sono variazioni contrattuali da parte dell’Operatore. Per altre informazioni contattaci
Staff Trovatariffe
Adesso vi sorprenderò:
Tecnoadsl di Perugia, prevede un contratto per fibra fatto di almeno 48 mesi e costi di disattivazione per recessione anticipata di 150€ più iva..
Se non è un estorsione questa..
Come fare per evitare di pagare la penale dopo 30 mesi d8 regolari pagamenti e mai un offerta sull’importo di 29.90 al mese?
Gentile Luigi,
in tutti questi anni ne abbiamo viste tante e ci siamo un po’ assuefatti a vedere bollette elevate a danno dei consumatori.
Le norme a suo favore sono quelle contenute nella Delibera n. 487/18/CONS del 16/10/2018 che detta le linee guida a cui si devono attenere gli Operatori. Viene stabilito un termine di durata del contratto di massimo 24 mesi mentre il suo è di 48 mesi. Questo comporta che non le deve essere addebitata una penale per mancato rispetto della promozione.
In base alla Delibera le spese di recesso sono composte di tre voci delle quali una è sempre presente, la prima dell’elenco sotto, mentre le altre due dipendono dalle condizioni tariffarie:
1)i costi sostenuti dall’operatore per dismettere o trasferire l’utenza;
2)la restituzione totale o parziale degli sconti sui servizi e sui prodotti;
3) il pagamento delle rate residue relative ai servizi e ai prodotti offerti
congiuntamente al servizio principale.
La prima voce, secondo i criteri fissati dall’autorità, non deve eccedere l’importo di una mensilità del canone di abbonamento.
Per quanto riguarda la restituzione degli sconti, l’autorità ha stabilito un criterio nella loro determinazione:
l’importo deve essere nel “limite pari alla differenza tra la somma dei canoni che l’operatore avrebbe riscosso qualora fosse stato applicato il prezzo implicito e la somma dei canoni effettivamente riscossi dall’operatore fino al momento del recesso”.
Pertanto se l’importo della fattura comprende penali per la perdita della promozione o la restituzione di sconti maggiori rispetto a quelli che ha usufruito può contestare in prima istanza all’Operatore e in seconda davanti al co.re.com. avviando la procedura Concialiaweb.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Buongiorno,
Ho stipulato un contratto FastwebADSL + voce linea fissa dal 2010, in data 20 Settembre 2020 sono passato a SKY wifi e mi stata fatta l’installazione della fibra nelle mie prese telefoniche con FFTH , ho anche comunicato il codice di migrazione al SKY per la portabilità del mio vecchio numero telefonico. Fastweb ha continuato ad addebitarmi il servizio sia nel mese di Ottobre che di Novembre perchè dicono di non aver ricevuto la richiesta di chiusura linea in merito alla portabilita’ da Sy wifi. Ho chiesto varie volte a SKY Wifi il perchè non ho ancora ottenuto la portabilita’ del mio vecchio numero ma non hanno saputo rispondermi chiaramente in merito. Mi dicono che posso utilizzare il servizio voce anche da subito ma utilizzando un loro nuovo numero telefonico. Ma io non voglio cambiare numero. Come posso risolvere il problema? Grazie per una pronta risposta.
Grazie, Corrado
Gentile Sig. Corrado,
se ha fatto un formale reclamo nei confronti di Sky senza ottenere risposta dovrebbe promuovere un tentativo di conciliazione citando contestualmente Sky e Fastweb in modo da individuare le responsabilità.
Il procedimento può essere avviato da lei in persona o può decidere di farsi rappresentare da un terzo. In questo caso le consiglio il servizio on line di consulenza che si assume l’incarico di conciliazione con l’Operatore.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Buonasera,
ho sottoscritto un contratto con Wind Infostrada nel lontano 2011 e nella documentazione contrattuale in mio possesso non sono citati costi di disattivazione. Ho dato disdetta al contratto con chiusura della linea a febbraio 2020 e mi vengono chiesti 65€ di costi di disattivazione: ho chiesto via PEC a WINDTRE (nel frattempo hanno cambiato nome) di darmi evidenza documentale di avvenuta comunicazione della variazione delle condizioni contrattuali, ma mi hanno sempre risposto “ti confermiamo quanto precedentemente comunicato”. Ora hanno passato la pratica ad un’agenzia di recupero crediti che si spaccia per Studio Legale, che pretende il pagamento della fattura contestata. La richiesta è corretta e la fattura è da pagare anche se al momento della sottoscrizione del contratto il costo di disattivazione linea non era previsto e se, anche se più volte richiesto, non è stato dato nessun riscontro documentale diu avvenuto avviso di modifica unilaterale delle condizioni?
Buongiorno,
ho stipulato un contratto ADSL con Fastweb attivo dal 01 marzo 2019. Al momento dell’attivazione sul sito era scritto che era possibile recedere in qualsiasi momento senza vincoli (come è pubblicizzato anche attualmente). Facendo una simulazione sul sito stesso risulta che nella mia zona arriva la fibra FTCC mentre il servizio clienti Fastweb nega che ci sia questa opportunità. Controllando il contratto ho visto che c’è scritto che il contratto ha una validità di 24 mesi con tacito rinnovo. Vorrei sapere se posso passare ad altro operatore già da ora , naturalmente senza pagare penali, oppure se debbo aspettare
i 24 mesi.
Grazie
Pasquale
Gentile Pasquale,
le penali per non aver rispettato il periodo minimo contrattuale non sono più contemplate. Quindi può cambiare operatore alle condizioni economiche che di seguito elenco.
Il recesso da Fastweb ha un costo di 29,95 euro indipendentemente se viene esercitato alla scadenza del contratto o prima del termine dei 24 mesi.
L’aspetto più delicato riguarda il recesso dall’offerta promozionale.
Su questo punto nella pagina delle condizioni dell’offerta è stabilito che Fastweb può applicare un importo forfettario secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Sembra quindi a discrezione di Fastweb se applicare un importo per il recesso dalla promozione.
Quello che non può essere a discrezione di Fastweb è l’ammontare dell’importo.
L’Autorità ha espresso l’orientamento che la restituzione degli sconti deve avvenire nel rispetto del vincolo di uguaglianza tra il ricavo che l’operatore si aspettava di realizzare in corrispondenza del mese in cui avviene il recesso e il ricavo effettivamente realizzato dall’Operatore fino a quel mese.
Quindi se recede a Ottobre Fastweb potrebbe chiedere la restituzione degli sconti ricevuti pari agli 8 mesi trascorsi che ammontano a circa 40 euro.
Inoltre deve provvedere alla restituzione delle apparecchiature concesse da Fastweb a titolo di comodato d’uso entro 45 giorni dalla disattivazione dei Servizi dall’Operatore.
E’ bene controllare il suo contratto per verificare che non siano stabilite condizioni diverse.
Se vuole passare ad un nuovo operatore può avvalersi del servizio di comparazione delle promozioni di Trovatariffe dove seguendo pochi passaggi può sottoscrivere l’offerta che ritiene più conveniente.
In questo modo contribuisce a motivarci nel migliorare il servizio offerto.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Ringrazio sentitamente per la celere risposta
veramente esaustiva. Avendo io avuto una promozione con sconto di 5 mesi per i primi 12 mesi a questo punto sono sicuro di dovere pagare solamente i 29,95 euro. Sicuramente
utilizzerò ilvostro comparatore chiedendovi un ulteriore chiarimento. Credo di avere capito che per restituire il modem debbo aspettare una loro comunicazione oppure potrei portarlo direttamente ad un centro Fastweb e togliermi subito il pensiero?.
Grazie di nuovo e buona giornata
Pasquale
Scusate chiaramente intendevo dire 5 euro e non 5 mesi
Di nulla Sig. Pasquale,
cerchiamo di rispondere il prima possibile compatibilmente coi nostri impegni.
All’importo dei 29,95 euro del recesso deve tener conto che le possono chiedere la restituzione degli sconti che ha usufruito per le motivazioni che le ho scritto precedentemente.
Sulla restituzione del modem la procedura prevista sul sito web è quella della spedizione le cui modalità vengono comunicate direttamente al cliente dopo la cessazione del contratto.
In teoria anche un centro Fastweb potrebbe assolvere alla stessa funzione ma non tutti sono abilitati, dovrebbe informarsi se quello a cui vorrebbe consegnare il modem è disponibile alla presa in consegna dello stesso. In caso positivo chieda una ricevuta che dimostri la consegna del modem.
Buona serata e per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Buongiorno, ho un quesito da sottoporre.
Sono stato cliente Tim per la bellezza di 6 giorni ( dal 12/12/2019 al 18/12/2019).
Dall’installazione fatta dal tecnico in poi ho avuto subito problemi di linea (tutto documentato tramite registrazioni telefoniche) che non sono state mai risolte.
Fatto sta’ che dopo sei giorni considerato l’inerzia della società decido di dare disdetta prima dei 14 giorni tramite fax del relativo modulo.
Adesso passati sei mesi e vari solleciti di pagamento mi vengono richiesti la bellezza di 288 €.
Volevo sapere se in caso di recesso prima dei 14 giorni è dovuta qualche somma.
Grazie
Gentile Fabio,
il ripensamento se esercitato nelle modalità corrette consente di non pagare i costi di recesso.
Il termine di 14 giorni decorre dalla conclusione del contratto, ossia il giorno in cui si aderisce all’offerta.
Valuti se la procedura è stata corretta e in caso positivo contesti le fatture della Tim producendo la copia della documentazione.
Per altre informazioni ci contatti
Staff Trovatariffe
Non capisco, cosa si intende per conclusione del contratto!?
Dal momento che la linea è attiva o altro?
Possibile che debba avere degli addebiti visto che non mi sono stati risolti i problemi alla linea?
Dov’è la tutela del consumatore ?
Non ho voluto disdire x capriccio ma per il semplice motivo che non potevo usufruire del servizio richiesto.
Ho bisogno di un consiglio. Mi sono stati addebitati 242€ da Vodafone per “corrispettivo per recesso e disattivazione” vorrei sapere se è un addebito legittimo ed in caso contrario come mi dovrei comportare?
Gentile Marco,
sulla base dell’esperienza di altri clienti Vodafone che hanno disdetto il contratto prima dei 48 mesi, il contributo di attivazione è la voce che incide maggiormente nella fattura.
Il contributo di attivazione rateizzato non viene meno con il recesso anticipato perchè è un debito contratto al momento della sottoscrizione dell’offerta e va saldato.
Hai diritto ad avere lo stesso piano di rateizzazione del contributo che avevi in precedenza e non dover pagare in unica soluzione. In questo senso dovresti contattare Vodafone.
La Delibera AGCOM N. 487/18/CONS si prefigge lo scopo di aumentare la libertà del consumatore nella scelta di altri Operatori presenti sul mercato contenendo i costi di recesso ma in pratica come dimostra il tuo caso ciò non avviene.
Per verificare se ti sono stati chiesti nella fattura la restituzione degli sconti oltre misura dovresti verificarne l’entità rapportandola ai canoni a regime.
Se la misura è sproporzionata contestali per la parte eccedente proponendo un reclamo.
Per altre informazioni contattaci
Staff Trovatariffe
salve, ho bisogno di un pò di chiarezza. In merito alla delibera AGCOM n. 487/18/CONS che specificano il nuovo costo di disattivazione della linea fissa valido sia in caso di dismissione della linea o passaggio ad altro operatore che mi risulta per vodafone fissato a 28,00 euro, è corretto?
(il mio contratto è un’offerta super ADSL firmato il 12/09/2014 e ho chiesto la cessazione della linea il 28/05/2020). Grazie. Riccardo A.
Gentile Riccardo,
la Delibera 487/18/CONS fissa i criteri ai quali gli Operatori devono adeguarsi nel determinare i costi di recesso.
Sulla base delle linee guida Vodafone applica un costo per dismettere o trasferire l’utenza di 28 euro.
Gli altri costi che concorrono alle spese di recesso, restituzione totale o parziale degli sconti sui servizi o prodotti e il pagamento delle rate residue relativo al costo di attivazione non sono dovuti dato che la durata del contratto ha superato i 24 mesi.
Per altre informazioni contattaci,
Staff trovatariffe