Stop alle rate residue dei costi di attivazione

 

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La rateizzazione del costo di attivazione è una pratica spesso usata da alcuni Operatori, Vodafone e Tim, per dare la possibilità al cliente di non pagare in un’unica soluzione un importo elevato.
Il periodo di rateizzazione vincola il cliente a rispettare il pagamento anche quando il contratto è risolto anticipatamente su iniziativa volontaria dello stesso il quale considera più conveniente un’offerta di un altro Operatore o desidera disattivare la linea.

Diverso, invece, il caso in cui intervengono delle modifiche contrattuali unilaterali da parte dell’Operatore.

A tal proposito la normativa dispone che il cliente possa recedere entro 30 gg. dalla notifica delle modifiche contrattuali gratuitamente.
Se da una parte non esistono dubbi di interpretazione sulla gratuità dei costi di recesso, migrazione o disattivazione, dall’altro sorgono contestazioni sul pagamento o meno delle rate residue del costo di attivazione.

Gli Operatori infatti addebitano le rate residue sulla base delle condizioni applicate alla promozione senza la quale il costo di attivazione sarebbe stato già addebitato al cliente.

Di altro avviso l’Autorità del settore che ha espresso delle valutazioni ben precise in quattro provvedimenti emanati all’inizio di gennaio.
In esse ha chiarito che in caso di modifiche unilaterali delle condizioni generali di contratto da parte dell’Operatore, gli utenti hanno diritto di recedere senza pagare i costi di attivazione.

Detti importi in bolletta possono essere elevati con cifre a due zeri che si possono legittimamente contestare seguendo il corretto iter del procedimento:

rispettare i termini del recesso gratuito, potete trovare il modello di recesso per modifiche unilaterali sul sito trovatariffe;
avviare il procedimento di risoluzione delle controversie sulla piattaforma conciliaweb predisposta dall’Autorità.


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11 commenti su “Stop alle rate residue dei costi di attivazione”

  1. ciao, sono passato da tim a fastweb per la telefonia fissa fidandomi della consulente fastweb che mi ha assicurato che non c’erano costi. ho scoperto nei mesi successivi che tim continua ad addebitare costi di attivazione premium per te. ho chiamato 187 e chiesto delucidazioni e la tizia molto stizzita mi ha detto che devo pagare 10 euro al mese fino a ottobre 2024 per aver attivato premium per te ad ottobre 2021. dato che non ricordo di averla attivata ho chiesto copia contratto e prova dell’attivazione ma nonostante mi abbia detto che mi avrebbe mandato via mail tutto ma non mi hanno mai mandato nulla. posso fare ricorso in qualche modo per non pagare questi 10€ al mese?

    1. staff trovatariffe

      Gentile Davide,
      il reclamo, anche se non sei più loro cliente, lo puoi fare in ogni caso perché hai il diritto di aspettarti che il pagamento che effettui sia corretto e in linea con quanto stabilito dalla promozione o dal contratto stipulato di cui puoi chiedere una copia. Contattare la Tim tramite una raccomandata, vale anche la pec, assume un valore legale e potrà darti indicazioni sicuramente più esaustive e chiare dell’operatrice che ti ha risposto sbrigativamente. Premesso questo dal punto di vista sostanziale le rate residue dei costi di attivazione rientrano nell’insieme dei costi di recesso del contratto imputabili al cliente.
      Le linee guida emanate dall’Agcom stabiliscono che i costi di attivazione non possono eccedere i 24 mesi pertanto hai diritto a non pagare le restanti rate che ti vengono fatturate.
      Per altre informazioni contattaci
      Staff Trovatariffe

    1. staff trovatariffe

      Salve Giulia, esercitando il diritto di ripensamento, nel termine di 14 giorni, non ci sono costi da sopportare, pertanto non sono dovuti nè costi di attivazione nè costi di recesso e penali per la perdita della promozione. Nel caso fosse stato attivato il servizio in detto periodo può essere imputato il pagamento del servizio fruito ma solo quello e commisurato al periodo in cui è stato attivo.

      Per altre informazioni contattaci
      Staff Trovatariffe

  2. Potete per piacere confermarmi ad oggi 2021 in caso di modifiche unilaterali delle condizioni generali di contratto da parte dell’Operatore, gli utenti hanno diritto di recedere senza pagare i costi di attivazione?
    Non trovo questa specifica nelle normative.
    Dove la trovo?

    1. staff trovatariffe

      Gentile Mirko,
      il comma 4 dell’art. 70 del codice delle comunicazioni elettroniche stabilisce che in caso di modifiche unilaterali del contratto il contraente che non accetta ha diritto di recedere senza penali né costi di disattivazione.

      I costi di attivazione non sono menzionati pertanto c’è una disputa interpretativa sulla loro applicazione. Se da una parte gli Operatori chiedono che in caso di recesso da modifiche unilaterali del contratto il cliente paghi il costo di attivazione, una sentenza del Consiglio di Stato n. 4773/2015 dispone il contrario.
      Secondo quanto stabilito dalla sentenza agli operatori non è consentito “d’inserire fra i costi richiesti per la
      disattivazione anche costi che sono ad essa estranei o non pertinenti come quelli sostenuti per l’attivazione del servizio, anche se non addebitati all’utente nel corso del rapporto”.

      La sentenza costituisce un valido fondamento su cui basare un eventuale reclamo contro l’addebito del costo di attivazione

      Per altre informazioni contattaci,
      Staff Trovatariffe

      P.s.
      Se in seguito avrai intenzione di valutare altre offerte fibra oppure una tariffa per lo smartphone, puoi consultare il servizio comparazione tariffe fibra o il servizio di comparazione delle tariffe mobile.
      Dai link accedi alla pagina ufficiale dell’Operatore e in totale autonomia puoi sottoscrivere l’offerta direttamente dal web.

      1. Grazie mille per la delucidazione.
        Posso domandarvi se è vero che quando si ha una “Linea non migliorabile” si può disdire senza penali in ogni momento?
        Perché ho chiamato l’operatore e mi ha detto così, ma non mi fido tantissimo.

        Grazie e buon lavoro

        1. staff trovatariffe

          gentile Mirko,
          di nulla,
          non è del tutto vero quanto asserito nella tua domanda nel senso che deve essere rispettato un procedimento composto di alcuni passaggi e al verificarsi delle condizioni si ha diritto di recedere gratuitamente dal contratto fibra o adsl.

          Il procedimento che deve essere intrapreso attiene alla registrazione sul sito misurainternet che rilascia il certificato di misurazione riconosciuto dagli operatori.

          La condizione che da diritto a recedere gratuitamente è il mancato rispetto dei valori di connessione garantiti dalla tipologia di contratto sottoscritto.
          Il valore preso come riferimento è la velocità minima garantita.
          Tutti i passaggi sono descritti sul sito misurainternet.
          Pertanto affermare che si può disdire senza penali in ogni momento è sbagliato.

          Per altre informazioni contattaci
          Staff Trovatariffe

          1. Vi ringrazio molto.
            Io ho provato a seguire le procedure di misurainternet, ma Nemesys non funziona su nessuno dei miei pc e su nessun sistema operativo.
            Perciò mi domandavo se la condizione di linea non migliorabile dichiarata dal gestore fosse sufficiente a non pagare penali. Attualmente mi hanno offerto uno sconto del 25% per restare con loro, ma se mi confermate che non posso disdire quando voglio e senza penali come hanno detto, procedo alla disdetta giustificandomi con la modifica delle condizioni contrattuali.

            Grazie mille ancora

          2. staff trovatariffe

            gentile Mirko,
            nulla vieta a Tiscali di accordarsi con te e farti recedere gratuitamente, senza penali e gratis. Se questo è frutto di un accordo telefonico non documentabile, neanche con una registrazione come con i contratti telefonici, sarebbe poi per te difficile dimostrarlo in un eventuale contenzioso.

            La disdetta mi sembra la scelta migliore. Questa deve essere esercitata entro 30 gg. dalla notifica, solitamente inviata in fattura e deve indicare il motivo per cui viene effettuata, le modifiche unilaterali del contratto.

            Per altre informazioni contattaci
            Staff Trovatariffe

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