Ryanair rivede i piani di sviluppo delle rotte italiane

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Ryanair ritorna sui suoi passi di chiudere alcuni voli in Italia.
La decisione è scaturita dopo l’intervento del Governo di sospendere l’incremento della tasse aeroportuali che se fossero entrate in vigore avrebbero comportato un costo ulteriore a carico dei passeggeri di tutte le compagnie aeree.

Una tassa da cui il Governo si attendeva un introito finalizzato a fare cassa costituendo un Fondo speciale a garanzia degli ammortizzatori sociali aggiuntivi ai lavoratori del trasporto aereo.

Le contestazioni della Ryanair che ha minacciato di chiudere alcune rotte non redditizie in alcune regioni e le proteste dei lavoratori unite a quelle delle istituzioni locali danneggiate dai tagli dei voli hanno sortito l’effetto sperato.

Annullato dal 1 settembre 2016 il previsto aumento di euro 2,50 della tassa municipale e modifica delle linee guida aeroportuali che permetteranno agli aeroporti regionali italiani di competere in condizioni di parità con gli aeroporti di Roma e Milano

La compagnia di volo low cost ha accolto positivamente la decisione del Governo ed ha annunciato che provvederà a accellerare i piani di sviluppo per il mercato italiano che vedrà 44 nuove rotte, 21 presso gli aeroporti di Roma e Milano e 23 presso gli aeroporti regionali italiani.

Sono state rese note alcune nuove rotte per il 2017 che saranno cosi distribuite:
Pescara – Copenaghen

Rome – Lourdes

Pescara – Cracovia

Rome – Norimberga

Bologna – Lisbona

Malpensa – Gran Canaria

Bologna – Eindhoven

Bergamo – Edimburgo

Trapani – Praga

Bergamo – Lussemburgo

Treviso – Cracovia

Bergamo – Vigo

Bari – Liverpool

Palermo – Bucarest


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