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Scelti i candidati e composte le liste che si presentano al voto, i programmi diventano il terreno di scontro tra i vari schieramenti politici all’avvicinarsi della data delle elezioni.
Sul tema della Banda larga, argomento trattato sul portale trovatariffe dal punto di vista del consumatore che individua la tariffa migliore sulla base dei propri consumi, diverse sono le posizioni riscontrate nei programmi fino ad ora presentati, assente al momento solo quello di Pdl e Lega, e riportiamo brevemente di seguito, i passaggi relativi alla banda larga.
Agenda Monti:
prevede un capitolo sull’ Agenda digitale, un programma redatto dalla Comunità Europea che fissa una serie di obiettivi e di azioni entro il 2020.
“Occorre continuare il lavoro avviato e rafforzarlo lungo i quattro assi delle connessioni infrastrutturali a banda larga e ultra larga, delle smart communities/smart cities della introduzione dell’approccio “open data” rendendo tutti i dati della pubblica amministrazione accessibili e scambiabili on line, la diffuzione del “cloud computing”, la nuvola dei dati, per unire e condividere dati provenienti da più istrituzioni e dell’e-governement rafforzando gli incentivi per l’utilizzo di tecnoglogie …….”;
Il Movimento 5 stelle prevede una serie di punti sotto la voce informazione:
• Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
• Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
• Eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
• Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
• Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi.;
Il Pd, Sel e Partito Socialista hanno redatto un programma generico di principi che ricalca la carta di intenti formulata nei congressi, senza entrare nei dettagli di contenuto;
La rivoluzione civile di Ingroia prevede un solo punto chiaro ed essenziale:
“libero accesso ad internet”;
Nel programma di Oscar Giannino, leader della lista “Fare per fermare il declino” non è contemplato il tema della banda larga.
Il programma del Pdl e della Lega è in fieri.
In conclusione l’Agenda Monti e il Movimento 5 stelle sono i programmi che più si contraddistinguono nel perseguire lo sviluppo della rete con alcune differenze.
Il primo si muove nell’ambito delle direttive della Comunità Europea attuando l’Agenda digitale.
Il secondo si ispira ad una riforma più ampia che punta ad una maggiore liberalizzazione delle tariffe senza vincoli legislativi e burocratici.
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