Tim aumenta il prezzo di alcune tariffe mobili

Tim ha annunciato che a partire dal 28 febbraio aumenterà il prezzo di alcune tariffe mobili ricaricabili.
L’ aumento previsto è di 2 euro al mese e sarà applicato alle tariffe che non sono più commercializzate dall’azienda.

La maggiorazione di prezzo è dovuta, secondo l’azienda, ad esigenze legate all’evoluzione delle piattaforme di rete. Un adeguamento che però viene compensato da un incremento del plafond di 20 GB che verrà riconosciuto al piano tariffario scelto. Insomma il bastone e la carota per i clienti ricaricabili della Tim.

Tempi e modi della modifica

La modifica contrattuale verrà comunicata ai clienti secondo quanto prevede la normativa il Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Il termine dei 30 giorni entro il quale esercitare il recesso gratuitamente è stato fissato dalla Tim in modo inequivocabile il 31 marzo 2022.
Probabilmente molti utenti sono stati già informati e quindi godono di un lasso di tempo più ampio nel valutare meglio le condizioni proposte da Tim e quelle di altri concorrenti.
Se il cliente decide di recedere dal contratto è disponibile sul sito della Tim il modello di richiesta cessazione ed autocertificazione di possesso linea compilabile on line. In alternativa si può stampare e spedire tramite pec all’indirizzo recesso_linee_mobili@pec.telecomitalia.it, allegando copia della documentazione richiesta, oppure recarsi presso i negozi TIM o chiamare il 119.

Il recesso gratuito incontra dei limiti in due casi particolari:

• quando la linea mobile è associata ad un contratto per l’acquisto di un prodotto con pagamento rateizzato

• quando è stato comprato un prodotto con finanziamento.

Su questi due punti c’è una divergenza di vedute sull’addebito dei costi.
Tim chiede il saldo del pagamento demandando al cliente solo la forma: in un unica soluzione o pagamento a rate.
L’Agcom ha invece stabilito in alcune Delibere che tali costi non sono da addebitare.
Pertanto chi vedesse addebitati i suddetti costi potrebbe avere ragione a contestarli tramite la piattaforma conciliaweb.